Caratteristiche
Il rock psichedelico era in genere concepito come musica suonata sotto l'influsso di sostanze stupefacenti e da ascoltare in una analoga condizione. L'assunzione filosofica, implicita o esplicita, era che questa uguale condizione del musicista e dell'ascoltatore consentisse una comunicazione artistica a un livello particolarmente profondo, e irraggiungibile dalla tradizionale musica "lucida". In relazione a questo atteggiamento va anche letta l'importanza attribuita da alcuni musicisti a piante psicotrope come il peyote, associato ad antiche tradizioni sciamaniche dei nativi americani e quindi dotato di una valenza spirituale e metafisica specifica. Il panorama rock psichedelico è piuttosto eterogeneo. Diversi gruppi e artisti hanno reinterpretato in chiave psichedelica diversi sottogeneri di musica rock: fra i generi di riferimento più frequentemente adottati vanno citati il blues-rock, l'hard rock, e il jazz rock.
Vi sono differenze anche rispetto alle modalità di rappresentazione musicale dell'alterazione di coscienza; alcuni artisti si sono avvalsi di espedienti tecnici volti a creare suoni particolarmente insoliti, usando in modo "esasperato" effetti sonori all'epoca quasi inediti come delay e phasing, o inserendo nei brani registrazioni riprodotte all'indietro o a velocità modificata, voci o altri rumori, e così via. I testi dei brani sono spesso esoterici e descrivono sogni, visioni, o allucinazioni, come nel classico Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles. Il rock psichedelico fu in ogni caso una musica volta alla sperimentazione e che cercava, con varie modalità specifiche, l'insolito e lo "stupefacente". In questo senso esso veniva generalmente concepito come una forma di art rock; il confine fra rock psichedelico e rock progressivo è spesso molto labile.
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