Il canto gregoriano è un canto liturgico, finalizzato a sostenere il testo in latino. E’ cantato a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale, poiché ogni armonizzazione, anche se discreta, altera la struttura di questa musica. In effetti, si tratta di un canto monodico, è una musica cioè che esclude la simultaneità sonora di note diverse: ogni voce che lo esegue canta all’unisono. Il Canto gregoriano ha la caratteristica di contenere tutte le frequenze della voce umana e di utilizzare un ritmo simile a quello del respiro. Come tutta la musica sacra, il canto gregoriano è modale ed è per definizione una musica di meditazione e d’interiorità. Essa inoltre è caratterizzata da un ritmo libero che sfugge cioè alla costrizione metrica; ed è proprio questo uno dei suoi aspetti più affascinanti: il flusso melodico e ritmico è regolare, senza spigoli. Si crea una sorta di armonia tra la frase cantata e il respiro del cantore. Grazie a queste caratteristiche il canto gregoriano possiede un effetto psicologico e fisiologico molto profondo: la respirazione si calma, il battito cardiaco rallenta, la tensione delle arterie e il tasso sanguigno di acido lattico diminuiscono. In questo contesto musicale l’individuo può facilmente raggiungere uno stato di attenzione e rilassamento.
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